I luoghi del dialetto

Ghiacciaia – Montescudo 

la cunsérva

L’antica ghiacciaia di Montescudo ha rappresentato nel corso dei secoli un punto di riferimento per gli abitanti del luogo e, soprattutto, per le attività economiche che attorno ad essa hanno gravitato fino al recente passato, prima che venisse soppiantata dalle moderne tecnologie. La sua storia parte infatti nell’epoca malatestiana, quando fu costruita per trasformare la neve raccolta durante l’inverno in ghiaccio da utilizzare nei mesi più caldi. Nonostante questi manufatti siano abbastanza comuni nella Valconca e anche nella Valmarecchia, la struttura e il procedimento stesso per creare il ghiaccio realizzati a Montescudo sono abbastanza originali: la neve, infatti, veniva raccolta e gettata in questi grandi contenitori scavati nella terra e ricoperta di mattoni e pietre, poi veniva ricoperta con uno strato di sfalci e veniva quindi pressata. Si trattava invero di un’operazione che coinvolgeva l’intera comunità, in particolare i bambini della zona, che si divertivano a saltarci sopra per compattare la neve. Nel corso degli anni, nonostante l’avvento delle moderne tecnologie, l’utilizzo della ghiacciaia montescudese non venne abbandonato del tutto, ma divenne sempre più simile a quello di una moderna cella frigorifera ad esempio per mantenere la carne macellata, come in effetti fu sfruttata fino a metà Novecento. E da quell’epoca che le venne affibbiato il nome popolare di “conserva”.

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