I luoghi del dialetto

Chiesetta di Casiccio – Valliano 

la cisa ad G-sèc

A poca distanza dal Santuario di Valliano, percorrendo la via Casiccio, si trova un caratteristico oratorio di campagna in cui era venerata l’immagine della Vergine Refugium peccatorum. L’edificio originale (costruito nel 1832 come riporta la targa posta in facciata) è stato purtroppo gravemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente è stato ricostruito nelle attuali forme. L’oratorio odierno è caratterizzato da un paramento murario in ciottoli e laterizi, mentre la facciata è ingentilita da leggere modanature e conclusa da un timpano in mattoni, probabilmente di più recente costruzione. Svetta, sopra il tetto in coppi, un grande campanile a doppia vela, tipico elemento architettonico dell’area marchigiana. Nella zona absidale esterna, invece, è presente una decorazione in mattoni che compone il monogramma “M D” e sotto a questo sono inserite due mattonelle decorate con elementi ad archetto: molto probabilmente si tratta di materiale di reimpiego. L’interno dell’oratorio si presenta semplice ed autentico: è ad aula unica, con la zona absidale rialzata e incorniciata da un arco a tutto sesto in laterizio, infine sulla parete dietro all’altare è presente la croce tra due statue della Vergine.

Sempre in via Casiccio, a poche decine di metri dall’oratorio, si trova anche una vecchia fonte che, seppur difficilmente riconoscibile perché abbandonata e ricoperta dagli arbusti, probabilmente è ancora attiva.