I luoghi del dialetto

Chiesa di Gaiano – Santa Maria del Piano

la cisa d’Gaién

A poca distanza dalla frazione di Santa Maria del Piano, sulla sommità di un rilievo, si trova la chiesa di Gaiano: un luogo che, nonostante le poche testimonianze architettoniche oggi ancora leggibili, nonché inglobate in altri edifici ristrutturati, nasconde una lunghissima e importante storia.

Le vicende del Castrum Gajani, così chiamato in origine, emergono infatti dalla discussa donazione di Ottone I, Imperatore del Sacro Romano Impero, che nel 962 concesse il feudo ai Conti di Carpegna. L’importante famiglia lo mantenne fino al 1233, quando si sottomise al Comune di Rimini. Dal Trecento, invece, il sito sarà annoverato come “Chiesa di Sant’Angelo di Gajano”.

Oggi è possibile leggere la configurazione dell’antico castrum nell’abitazione più grande di Gaiano: l’interno è disposto a diverse altezze, con muri di notevole spessore, mentre una porzione più alta e di base rettangolare indica che quella poteva essere l’antica struttura del mastio. Ancora esistente, seppur rimaneggiato, è anche l’oratorio dedicato a San Michele Arcangelo, in cui ancora oggi viene officiata la messa, una volta all’anno la domenica successiva al 29 settembre, giorno in cui si celebra il Santo. L’edificio sacro, a dimostrazione della sua rilevanza, rimase parrocchia fino al 1727, quando la carenza di rendite portò il parroco Clemente Clementi di San Clemente a chiedere al Vescovo di Rimini l’annessione alla Parrocchia di Sant’Andrea del Gesso: l’approvazione arrivò quindi anche dal Cardinale Lambertini, che sarebbe diventato poco tempo dopo Papa Benedetto XIV. L’esterno della Chiesa è caratterizzato da una bella muratura in ciottoli e pochi mattoni, mentre la sommità è conclusa da un campanile a vela. L’interno si presenta semplice, ad aula unica: sulla pala d’altare è raffigurata la Vergine con il Bambino, Sant’Andrea e San Michele Arcangelo.