I luoghi del dialetto

Torre e casa Acquaviva – Taverna 

Acuaviva

In località Chitarrara, tra la frazione di Croce e quella di Taverna, si staglia dal campo pianeggiante una robusta casa torre, costruita a pochi metri dal torrente Conca. Oggi l’edificio è circondato da fabbricati più recenti costruiti dopo gli anni ’60, ma la sua  antica e possente struttura è ben riconoscibile: la costruzione si sviluppa infatti su ben tre piani fuori terra, ha base quadrata ed è in ciottoli e mattoni alternati, mentre la sommità è composta solo da laterizi. Non è dunque un caso che durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio fu occupato dai soldati tedeschi, che lo scelsero per i grandi spazi, l’ottima posizione e anche per la visuale che poteva offrire.

L’ultimo piano della torre, oltre ad essere di un’altezza minore rispetto agli altri piani, è sottolineato da un cordolo in mattoni disposti a “dente di sega” il quale era un elemento architettonico caratteristico delle colombaie, questi due indizi fanno ipotizzare il suo impiego per l’allevamento di colombi, come solitamente succedeva nelle abitazioni di campagna. Ed è a quel contesto rurale che ci si deve rapportare anche nella datazione della costruzione, che probabilmente risale al Settecento, mentre il toponimo “Acquaviva” potrebbe riferirsi alla vicinanza con il torrente Conca e alla sua ricchezza ed energia. Nel giardino di pertinenza, invero, è presente una quercia dalle dimensioni enormi che diversi agronomi hanno stimato avere più di 300 anni.