In riferimento ai solleciti/accertamenti per omesso o parziale pagamento che sono stati notificati in questo periodo ai contribuenti del nostro Comune, alcuni dei quali risulterebbero già pagati, si vuole portare a conoscenza quanto segue:

  • Ad oggi di tutti gli atti inviati circa il 10% sono stati pagati dai contribuenti come da timbratura sul relativo modello F24 ma le relative somme non risultano presso la Tesoreria del Comune;
  • Sono stati inviati solleciti/accertamenti che riguardano le annualità che vanno dal 2014 al 2016, pertanto anche riferiti ai due preesistenti Comuni di Montescudo e Monte Colombo i quali avevano codici diversi dal nuovo Ente, è possibile che parte dei disguidi si siano creati per tale motivo;
  • I disagi che ne derivano non sono imputabili ne all’ufficio tributi , ne agli amministratori ne tantomeno ai cittadini, ma si rende necessaria una loro cortese collaborazione al fine di individuarne la causa, in quanto in base alla normativa sulla privacy gli uffici non sono autorizzati a chiedere informazioni private che riguardano i contribuenti;
  • I mancati o parziali pagamenti che gli uffici hanno rilevato, sono scaturiti da problematiche tecniche di varia natura come:
  1. Errata imputazione dei dati indicati sul F24 al momento del pagamento da parte di operatori delle Poste Italiane o delle banche, per tanto il pagamento è arrivato nelle casse di un altro Comune, l’ufficio tributi grazie alle informazioni che le poste o le banche forniscono al contribuente può richiedere il riversamento delle somme incassate per incompetenza e procedere all’annullamento dell’atto e/o alla rettifica;
  2. Pagamento presso tabaccherie o altri organismi, non contemplati dalla normativa nazionale e dal vigente Regolamento I.U.C. – TARI (Art. 18, comma 2);
  3. Pagamenti effettuati con oltre un anno di ritardo indicando l’annualità sbagliata;
  4. Mancato buon esito dell’invio dei file contenenti i pagamenti a favore del nostro Comune, in quanto le somme non vengono versate direttamente allo stesso ma transitano tramite l’Agenzia delle Entrate e la Banca d’Italia;

I contribuenti destinatari di tali provvedimenti possono recarsi presso gli uffici per gli opportuni chiarimenti, o in alternativa come specificato nell’atto notificato inviare un’ email all’ufficio, il quale in tempi congrui, risponde ad ogni singolo contribuente indicando modalità e procedure da eseguire al fine di sospendere l’atto, avendo tempestivamente preso accordi con le Poste e le banche limitrofe al fine di velocizzare tali verifiche.

Si ringrazia anticipatamente per la collaborazione e si fa presente che grazie a tutte le attività che l’ufficio tributi ha svolto, le tariffe della TARI del 2018 riferite all’annualità 2017 sono state diminuite da un 7% ad un 37%, poiché le attività accertative hanno portato alla luce soggetti che in questi anni non avevano corrisposto il tributo.