NUOVA VITA PER LA EX SEDE MUNICIPALE DI MONTE COLOMBO

Restauro e risanamento dell’edificio e del giardino

per la nuova collettività nata dalla fusione

dei Comuni di Montescudo e Monte Colombo

L’intervento proposto prevede il restauro e il risanamento conservativo del grande ex Municipio di Monte Colombo, già Palazzo Roverati, allo scopo di trasformarlo in una struttura pubblica dalle plurime funzioni.

 

L’intervento è stato finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia Romagna, Operazione 7.4.02 – Strutture per servizi pubblici – Bando 2017.

 

L’ammontare del contributo concesso è pari a €  205.934,89. Il contributo è stato assegnato dalla Regione Emilia-Romagna con DPG/2017/19351 del 16/11/2017.

 

Segue una sintesi descrittiva dell’intervento e dei suoi obiettivi generali e specifici.

 

LA PROGRAMMAZIONE REGIONALE, LOCALE E SOVRACOMUNALE.

L’intervento è conforme agli obiettivi di programmazione regionale in quanto contribuisce allo sviluppo delle zone rurali qualificando il sistema dei servizi pubblici per la cultura, per il sociale, per il tempo libero e lo sport, per la tutela dell’ambiente e la sicurezza del territorio e della collettività, di cui tali zone sono maggiormente carenti.

 

L’intervento inoltre è stato concepito per favorire il processo di fusione sociale indispensabile per definire e fondare la nuova comunità locale definita con la fusione istituzionale, avvenuta nel gennaio 2016, tra i Comuni di Montescudo e Monte Colombo.

Il progetto sull’ex Municipio di Monte Colombo si offre, pertanto, anche alla Regione Emilia-Romagna e alla sua attività di affiancamento e sostegno ai percorsi di fusione tra comuni già avviati, come un’opportunità per sperimentare metodologie in grado di gestire i processi aggregativi istituzionali senza disgregare le comunità ed impoverire i luoghi, ma confermando le centralità territoriali sedimentate dagli usi, centralità che in ambito rurale assumono valenze sociali di maggior rilievo.

 

Nelle Linee programmatiche di mandato 2016-2021 della attuale Amministrazione Comunale, approvate con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 39 del 18/10/2016, trovano ampio spazio sia l’impegno per la realizzazione di una effettiva integrazione tra i due ex territori comunali, sia lo sviluppo della promozione culturale, sociale, aggregativa, del volontariato, sia la scelta strategica della promozione turistica come valore aggiunto per lo sviluppo economico locale.

 

La nuova Amministrazione sulla base di un censimento dei bisogni dei diversi settori amministrativi, in termini di spazi e accessibilità, ha deciso di localizzare ed unificare tutte le funzioni amministrative in località Montescudo, occupando l’intero edificio dell’ex Municipio, che diventerà la nuova sede comunale.

Parallelamente ha deciso di trasformare la grande ex sede comunale di Monte Colombo in una struttura plurifunzionale che eviti allo storico capoluogo di perdere il ruolo territoriale storicamente consolidato e all’edificio di svuotarsi e progressivamente degradarsi. La scelta delle funzioni previste per il rinnovato edificio risponde alla necessità di trovare nuove destinazioni alle attività che sviluppano e consolidano le comunità creando nuovi luoghi identitari per una nuova comunità comunale che si sta ridefinendo a seguito dell’avvenuta fusione istituzionale.

 

Il progetto di restauro e rifunzionalizzazione proposto si è conformato considerando anche la necessità di realizzare due importanti presidi connessi a decisioni programmatiche e pianificatorie di rilevanza sovracomunale.

Nel primo caso di tratta della localizzazione del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile (COC) che opera in stretto coordinamento con il Centro Operativo Intercomunale di Protezione Civile (COI) facente capo all’Unione della Valconca.

Nel secondo caso si tratta di realizzare una struttura a servizio della vicina Area di Riequilibrio Ecologico (ARE) di Rio Calamino, inclusa nella Rete Natura 2000 (si veda in Allegato 1 l’individuazione cartografica della ARE), per sviluppare, nell’ambito delle competenze gestionali assegnate dalla Provincia al Comune, misure e azioni di incentivazione, sostegno e promozione delle attività compatibili con la tutela dell’ARE, incluse quelle didattiche tipiche dei Centri visita.

 

OBIETTIVI GENERALI.

Si riportano i principali obiettivi generali che si intende perseguire con l’intervento proposto.

 

  • Aumentare la dotazione di servizi pubblici qualificati per la comunità locale.
  • Accrescere e qualificare gli spazi per la cultura.
  • Accrescere, diversificare e qualificare gli spazi per il tempo libero.
  • Promuovere e facilitare l’associazionismo e il volontariato tra gli abitanti.
  • Attivare e diffondere tra la popolazione le procedure e i protocolli di sicurezza in uso alla protezione civile per un coinvolgimento attivo della comunità locale e delle sue organizzazioni nel fronteggiare le emergenze.
  • Diffondere, qualificare e diversificare la pratica sportiva sia in chiave agonistica sia per accrescere il benessere psicofisico delle persone di ogni età.
  • Stimolare lo sviluppo turistico locale con l’incremento di servizi qualificati dedicati ai turisti.
  • Gestire l’Area di Riequilibrio Ecologico di Rio Calamino (istituita dalla Provincia di Rimini nel 2011), promuovendo al contempo la conoscenza dei fenomeni naturali e storico-culturali e i principi della loro conservazione.
  • Recuperare gli edifici di importanza storico-architettonica con usi pubblici in grado di creare coesione sociale e processi di identificazione comunitaria, confermando e consolidando i caposaldi territoriali storicamente determinati dalla consuetudine d’uso.
  • Incentivare e qualificare i servizi turistici collegati alla fruizione artistica e dei centri storici, alla enogastronomia e all’agri-turismo, alla storia della Battaglia della Linea Gotica Orientale, al ciclismo dilettante, alle sagre e feste tradizionali,….
  • Stimolare la coesione sociale e il processo di costruzione dell’identità collettiva del nuovo Comune attraverso la condivisione e gestione da parte della popolazione di spazi e servizi per la collettività.

 

 

OBIETTIVI SPECIFICI

Si tratta di obiettivi di breve, medio e lungo termine.

 

  • Restaurare e risanare uno dei maggiori edifici storici di proprietà comunale.
  • Assegnare all’edificio una nuova identità della stessa importanza dell’identità perduta.
  • Utilizzare appieno tutti gli spazi del grande edificio con attività diversificate per utenti, orari e tipo di attività, così da garantire un presidio sociale vivo e vitale in ogni ora del giorno, giorno della settimana, periodo dell’anno.
  • Trovare spazio per le attività associative ed istituzionali che a seguito della fusione si stanno sviluppando o stanno nascendo nell’ottica di servire una nuova più ampia comunità.
  • Diffondere la conoscenza dell’Area di Riequilibrio Ecologico Rio Calamino e avviare attività didattiche e di studio focalizzate sull’ambiente fluviale, che caratterizza gran parte del territorio comunale.
  • Trovare una sede per le due società calcistiche come primo passo verso un processo di condivisione.
  • Promuovere, oltre al calcio, attività sportive di prossimità differenziate anche per genere ed età, con l’obiettivo di aumentare il numero di persone che fanno sport e favorire la crescita del benessere psicofisico della popolazione
  • Affiancare alla nuova Biblioteca comunale, in corso di realizzazione nella vicina località di Taverna, una sezione distaccata per la Mediateca e Biblioteca Ragazzi.
  • Realizzare luoghi della cultura facilmente fruibili perché si trovano in edifici molto frequentanti.
  • Utilizzare la presenza della Mediateca, della Biblioteca Ragazzi e del Centro visite Rio Calamino, per progettare attività all’aperto per bambini e giovani, nel giardino del palazzo e nel parco pubblico prospicente, qualificando la Piazza Malatesta di Monte Colombo come luogo amichevole per bambini e ragazzi.
  • Consolidare a Monte Colombo un centro di accoglienza turistica conformato alle esigenze di alcuni dei target turistici individuati (es. vetrina stagionale delle produzioni locali per target enogastronomico; sedute e tavoli all’ombra per amanti del trekking; assistenza meccanica per ciclisti amatoriali;…).
  • Localizzare in uno spazio adeguato e funzionale il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile (COC) riconoscibile dalla popolazione.

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